“Che tipo di genitore sono? Quali strategie e credenze mi guidano nel rapporto con mio figlio? Cosa posso fare per sentirmi più efficace nel mio ruolo?”
Queste sono solo alcune tra le tante domande che i genitori ci pongono nel momento in cui avviano un percorso di Parent Training. È fondamentale dedicare spazio e tempo alla riflessione sugli stili genitoriali per programmare un buon intervento terapeutico.
Un approccio terapeutico – la Rational Emotive Behavior Therapy (anche conosciuta come REBT) – individua quattro stili genitoriali, associandoli ai possibili effetti sulla relazione con il bambino. I quattro stili si dispongono lungo un continuum, i cui estremi sono rappresentati da “affettività” e “normatività”.
Le ricerche hanno dimostrato come uno stile genitoriale equilibrato, improntato sull’affetto ma anche sulla fermezza, caratterizzato da un dialogo costruttivo tra bambino e genitore, da un sistema di regole chiaro e condiviso, da numerosi rinforzi positivi ma anche da esperienze di piccole frustrazioni, sia quello che maggiormente promuove la responsabilità e l’autonomia, portando il bambino ad esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Cosa succede però quando un genitore sembra avere uno stile genitoriale improntato in maniera sbilanciata alla fermezza o all’affetto? Cosa succede quando lo stile di un genitore è diverso da quello dell’altro?
Il Parent Training può dunque essere finalizzato a insegnare ai genitori ad adottare uno stile educativo più armonioso, coerente e uniforme possibile, con l’obiettivo di raggiungere un maggiore equilibrio tra i ruoli all’interno della famiglia.